012 LE PERSONE DEL RISVEGLIO



LE PERSONE DEL RISVEGLIO
Molte persone associano un nome conosciuto ad un risveglio quando in effetti tutta la gloria dovrebbe essere attribuita al nostro Dio sovrano.
E’ sempre difficile definire l’origine del risveglio.
Potrebbe essere che lo Spirito Santo abbia coinvolto delle persone nel dare inizio al flusso o che dei libri, trattati, o testimonianze abbiano formato parte del modello.
A volte le persone che diventano famose durante i risvegli ne sono il prodotto più che esserne i precursori.
Arthur Fawcett nel suo libro sul risveglio scozzese avvenuto durante la metà del 18° secolo, intitolato Il risveglio di Cambuslang. Il risveglio Evangelico Scozzese del Diciottesimo Secolo, scrive: “E’ indubbiamente chiaro che il risveglio di Cambuslang era iniziato e stava proseguendo di forza in forza prima che George Whitefield arrivasse a smuovere le folle con eloquenza incredibile”.
Tuttavia, non dobbiamo mai sottovalutare l’opera compiuta da Whitefield; la sua predicazione dimostrò di essere una irresistibile calamita nel radunare le folle.
Dio chiama degli uomini per la loro generazione.
In Cambuslang un Pastore piuttosto banale, il Pastor McCulloch ed il suo collega, il Pastore James Robe di Kilsyth, predicavano la Parola di Dio con fedeltà nella sua purezza e potenza. Spesso deve essere sembrato loro che nessuno fosse interessato. Affrontavano problemi riguardanti la meschinità e la petulanza ed ebbero a che fare con affari di chiesa mondani, ma non smisero mai di fare ciò che il Signore aveva loro affidato: predicare la Parola di Dio.
C’erano altri più dotati di loro che manipolavano le masse ed enfatizzavano ciò che è più spettacolare.
C’erano chiese più piene, più prosperose delle loro, con una gerarchia e dei membri che arrogantemente si vantavano del fatto che avevano ragione perché folle e popolarità scaturivano da loro. Ma quando venne il risveglio tutte queste cose si dimostrarono vuoti cembali squillanti.
Whitefield incaricò McCulloch ad essere uno strumento di Dio e lo incoraggiò a continuare il lavoro che stava svolgendo. Fu felice del fatto che Dio stava facendo grandi cose e nella sua profonda umiltà non gli interessava a chi veniva riconosciuto il merito, a patto che Dio fosse glorificato. Risulta ovvio dai diari di Whitefield che viveva in un costante spirito di risveglio e che non fu mai considerato imputabile di uno spirito di parte. Scrisse a McCulloch: “Credo che voi vedrete e sentirete cose molto più grandi di queste. Ho fiducia nel fatto che nessun angolo della povera Scozia rimarrà non bagnato dalla rugiada delle benedizioni celesti di Dio. La nuvola ora sta sorgendo grande come la mano di un uomo: eppure ancora un breve tempo e sentiremo il suono dell’abbondante pioggia del Vangelo. Dio volendo spero di essere con voi la settimana prossima(Il risveglio di Cambuslang. Il risveglio evangelico scozzese del diciottesimo secolo).
Whitefield predicò tre volte al giorno a Cambuslang. Scrive nel suo diario: “Non si era sicuramente mai sentito di una tale commozione, specialmente alle 11 della notte. Superò di gran lunga tutto quello che avevo visto in America. Per circa un’ora e mezzo ci furono scene di angoscia incontrollabile, come un vero e proprio campo di battaglia. Molti furono portati nella chiesa come soldati feriti, mentre si pregava per altri in piedi o coricati che fossero; McCulloch predicò dopo che avevo terminato, fino all’una passata del mattino e poi non riuscì a convincere le persone ad andarsene. Tutta la notte nei campi si poteva sentire la voce delle preghiere e della lode(Il risveglio di Cambuslang. Il risveglio evangelico scozzese del diciottesimo secolo).
Whitefield identificò il risveglio come qualcosa di indescrivibile.
La benedizione fu così grande che un mese più tardi McCulloch suggerì che tutti quelli che si erano convertiti si incontrassero nei campi per una riunione comunitaria generale. Whitefield predicò a più di 20.000 persone il Sabato e la Domenica più di 30.000 persone presero la Santa Cena, mentre circa 500 convertiti venivano condotti a Cristo.
Un mese più tardi decisero di avere un’altra riunione all’aperto. Il numero calcolato fu di circa 50.000 persone.
E’ significativo che Glasgow, la città più vicina, a 4 miglia di distanza avesse in tutto una popolazione di 17.034 persone.
Le persone arrivavano a Cambuslang da vicino e da lontano. Ce n’erano per lo meno 200 da Edimburgo, a 30 miglia di distanza, nonostante non ci fosse nessun mezzo di trasporto disponibile. Alcuni arrivarono fino da Kilmarnock e Irvine.
Tra i vari responsabili presenti c’era l’anziano pastore Bonner, uno dei più famosi pastori della Scozia ed il nonno di Andrew Bonner. Aveva impiegato tre giorni a cavallo per percorrere 18 miglia da casa sua, ma era così infervorato che predicò tre volte la domenica ad una folla più piccola.
Nel giro di una anno l’intera Scozia fu risvegliata.
Whitefield partì per l’Inghilterra e l’America.
In meno di due mesi non c’erano comunità nel giro di 12 miglia nell’area di Cambuslang che non fossero ravvivate, con chiese piene e persone che venivano a Cristo ogni giorno e fu calcolato che si convertirono più di 2000 persone.
Duecentocinquanta miglia più in là, in un angolo remoto della Scozia del Nord ebbe luogo un altro risveglio.
Vennero fatte richieste per lettera e corriere da ogni parte del mondo.
Improvvisamente la Scozia, una nazione che solo pochi anni prima aveva sofferto un grande numero di problemi, aveva qualcosa da esportare ad un mondo in attesa, la testimonianza di Dio all’Opera in mezzo al Suo popolo.
Donne e uomini sconosciuti e molto spesso bambini hanno fatto in modo che l’opera di Dio si espandesse e che, presto la Scozia, conosciuta per ubriachezze, fazioni e lotte, divenne un modello di cristianesimo e di santi aventi il timore di Dio a livello mondiale.
Quando Glasgow divenne una città, scelse come motto: “Possa Glasgow fiorire con la predicazione della Sua Parola e la lode del Suo Nome”.

Vediamo tramite questi resoconti che Dio è in grado di usare come proprio strumento qualsiasi persona o popolo Egli scelga. Notiamo che in ogni caso in cui usa una persona, Dio la forma prima per quello scopo.
Questi uomini erano stati appartati per la propria umiltà, fame della Parola di Dio, amore per coloro che non sono salvati e la volontà di predicare la Parola con pazienza, passione e persuasione, a tempo e fuor di tempo.
Dio sceglie un uomo, senza riguardo all’aspetto fisico, che sia disposto a essere spezzato e ferito e a sopportare difficoltà per Cristo.
Due uomini del genere furono van Lier, il grande uomo del risveglio di Città del Capo e David Brainerd delle Missioni Indiane Americane. Entrambi morirono all’età di 29 anni avendo dedicato la propria vita alla predicazione del Vangelo.
Il risveglio Gallese non fu necessariamente collegato a Evan Roberts, anche se fu considerato l’oratore principale.
Non era un uomo eloquente o erudito con forti qualità mentali, ma umile e straordinariamente attento a mettere in evidenza che l’opera non dipendeva da lui.
Durante la parte più intensa del risveglio, sotto forte insistenza della Signora Jessie PennLewis, si nascose per diversi mesi in una regione dell’Inghilterra.
Il suo costante lamento era: “Le persone non devono dipendere da me. Io non ho niente da dar loro. Devono dipendere solo da Colui che può rispondere ai loro bisogni. Quando ti affacci ad una finestra, tu non stai guardando il vetro, ma attraverso di esso a ciò che sta oltre” (R. B. Jones, Cieli squarciati).

Il corso del risveglio nel Galles del Sud nel 1904 fu irresistibile.
Si diffuse ai villaggi, fattorie isolate, chiesette di campagna, città e paesi, adombrando tutto il resto. Per mesi, resoconti di conversioni, sermoni, chiese piene furono riportati dalla stampa ogni giorno.
Non c’erano edifici abbastanza grandi da contenere le folle.
Si tenevano incontri almeno tre volte al giorno e spesso gli incontri venivano prolungati a tal punto che un incontro proseguiva direttamente fino a quello seguente, mentre l’incontro serale continuava fino a dopo mezzanotte.
R. B. Jones, scrivendo del risveglio disse che adesso il problema era far uscire le persone dalla chiesa.
Il popolo di Dio fu il primo ad essere ravvivato.
Molti che erano stati per tanto tempo membri di chiesa scoprirono che erano stati privi di una vera esperienza della salvezza. Questa caratteristica venne probabilmente notata maggiormente che in ogni altro risveglio.
Le persone che avevano pensato di essere cristiane improvvisamente ebbero coscienza del vuoto e dell’egoismo della propria vita di chiesa. La prova dello Spirito di Dio all’opera le fece sentire a disagio e portò loro convinzione.
Ripieni dello Spirito andarono al di là delle proprie limitazioni umane con visioni, pensieri ed espressioni, era la meravigliosa opera di Dio che usava strumenti ordinari ed umili.
Lo Spirito di Dio era dovunque.
Gli incontri iniziavano non appena poche persone erano riunite.
Non si aspettava un conduttore. Le persone si incontravano con Dio.
Alcuni hanno suggerito che non c’è mai stato un movimento religioso così poco legato alla mente guida dei propri conduttori.
Se un conduttore era presente parlava sotto la guida di Dio. Se non veniva nessun predicatore si cantava, si lodava, si testimoniava di ciò che Dio stava facendo.
Spesso i conduttori arrivavano dopo che l’incontro era già cominciato da un po’, avendo già parlato ad altri tre o quattro incontri.
I limiti di tempo erano dimenticati. Le persone si radunavano un’ora o due prima dell’ora annunciata. A volte non terminavano veramente, ma diventavano parte del prossimo incontro annunciato.
Sembrava che mangiare e dormire non fossero necessari.
Un’altra caratteristica del risveglio Gallese era il canto spontaneo delle persone.
Non c’erano innari. Nessuno citava un inno. Chiunque iniziava a cantare.
Raramente succedeva che qualcuno cantasse in modo disarmonico. Non c’era bisogno di un organo o di uno strumento musicale; lo Spirito di Dio conduceva il canto.
Questa caratteristica fece apparire a molti il risveglio come un risveglio del canto.
Le persone in chiesa, al lavoro, a casa o a scuola spontaneamente iniziavano un canto, esprimendo il proprio amore e lode per il Signore. Allo stesso tempo tutto questo era molto lontano dall’essere semplicemente un risveglio del canto.
Preghiera costante, insieme alla lode e all’adorazione.
E che preghiere!
Un pregare che squarciava i cieli, che garantiva risposte immediate e meravigliose. Colpiva persino sentire i più giovani pregare in modo quasi illetterato ma con tale unzione ed intelligenza.
Ciò poteva accadere solo per un motivo: era condotto dallo Spirito di Dio.
Anche se Dio sceglie dei conduttori per un’opera di risveglio, Egli resta la sorgente, l’ispirazione, la potenza e la continuazione del risveglio.
Noi tutti siamo in grado di essere usati da Dio nel risveglio, perché Egli non ha bisogno tanto della nostra abilità quanto della nostra disponibilità. 

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