016 LA PASSIONE PER IL RISVEGLIO



LA PASSIONE PER IL RISVEGLIO
Ci sono due uomini che vanno ricordati per la loro passione per il risveglio ai quali sarò sempre debitore per quello che mi hanno insegnato sui principi del risveglio.
Essendo un giovane predicatore, divoravo letteralmente i libri del Dr Oswald J. Smith: L’uomo che Dio usa, Il Vangelo che predichiamo e Il risveglio di cui abbiamo bisogno, ma non avrei mai immaginato di incontrarlo o di condurre insieme a lui una crociata nella Chiesa People’s Church di Toronto.
Lodo Dio per un uomo del genere e per il suo grande ministero. 
I libri del Dr Edwin Orr sul risveglio erano il mio cibo e la mia bevanda.
Ancora una volta Dio mi diede l’opportunità non solo di incontrarlo ma di conoscerlo insieme a sua moglie. E’ stato un grande privilegio averlo come professore di ricerca sul Risveglio al Corso estivo dell’Università di Oxford al Regents College. Ho attinto per gran parte del soggetto trattato in questo capitolo dai libri di Edwin Orr e vorrei citare la sua definizione di risveglio: “Il risveglio evangelico o rinnovamento è un movimento dello Spirito Santo che porta un risveglio come quello del Nuovo Testamento nella Chiesa di Gesù Cristo e nella comunità ad essa collegata; un tale risveglio potrebbe cambiare in modo significativo un solo individuo; o potrebbe influenzare un corpo più grande di credenti; o potrebbe smuovere una congregazione; o le chiese di una città, villaggio, cittadina o quartiere, o l’intero corpo dei credenti di un intero paese o persino del mondo”.
E aggiunge: “…gli Atti degli Apostoli diventeranno un perenne testo di studio per tutti i movimenti dello Spirito. Gli eventi registrati negli Atti degli Apostoli sono stati ripetuti con la stessa intensità o con un’intensità minore in tutti i risvegli dei secoli passati. Uno studioso della storia della chiesa e in particolare dei grandi risvegli deve sicuramente rimanere colpito dalla grande continuità della dottrina come viene proposta nel Nuovo Testamento e in particolare negli Atti degli Apostoli; allo stesso tempo c’è la stessa continuità di azione; non solo questo, ma anche si potrebbe trovare nella predicazione dei risvegli lo stesso messaggio predicato e le stesse dottrine insegnate ai tempi degli apostoli. Naturalmente, un Cristianesimo non evangelico con la propria enfasi sui dogmi e le tradizioni non sarebbe in disaccordo con un movimento di risveglio evangelico, ma si sentirebbe obbligato a opporgli resistenza” (The Eager Feet).
Durante i risvegli della zona orientale di Città del Capo e di Natal, alcuni uomini emersero come responsabili speciali inviati da Dio.
Un uomo del genere fu il pastore William Taylor.
Taylor trovò le porte aperte senza alcun pregiudizio da parte della chiesa in Sud Africa. Se una chiesa era troppo piccola egli usava la chiesa più grande di tutta la zona, sia che fosse la Chiesa Riformata Olandese o la Chiesa d’Inghilterra.
E’ interessante notare che non visitò la parte ad est di Londra, e non c’è niente di registrato sul risveglio tranne che un rapporto fatto dal Pastore Hugo Gutche, il pastore battista tedesco della città di King William. Afferma che ci furono numerosi risvegli nel quartiere, ma non fu specifico.
Decine di migliaia di persone si convertirono con Taylor e Palma.
Dopo un po’ di tempo Taylor, che raramente stava in un solo posto per più di una settimana, capì che alcuni dei convertiti avevano bisogno di essere formati e seguiti. Ciò doveva essere fatto nella lingua nativa del posto, nella quale Palma era molto ferrato, così decisero di dividersi.
Dopo un solo anno Palma era diventato un grande evangelista autonomo, avendo tradotto Taylor cinque volte al giorno. Conosceva così bene tanti dei sermoni di Taylor e dei suoi metodi che li sapeva a memoria e di conseguenza era completamente pronto ad evangelizzare le masse nere.
Questo era talmente parte del piano di Dio che nonostante Taylor fosse tornato negli Stati Uniti, Palma continuò a far parte del risveglio degli Xhosa e degli Zulu.
Il merito dei risvegli di tutto il decennio 1860 può essere in gran parte attribuito all’influenza di Taylor e all’ispirazione di Palma.
Il risveglio si allargò a Lesotho e in tutto il Sud Africa, alle colonie, repubbliche e territori tribali.
L’opera che si stava diffondendo durava.
I missionari trovarono tutto l’aiuto di cui avevano bisogno in centinaia di predicatori, che usavano lo stile e a volte i sermoni di Taylor e di Palma. Essi andarono da gente analfabeta con il Vangelo della grazia, predicando pentimento e fede, perdono e purezza, basando tutto sull’ infallibile Parola di Dio e non su rivelazioni esterne ad essa o sulle emozioni.
Così la Parola di Dio si sparse come un fuoco in tutto il Sud Africa.
Nel giro di cinque anni con il risveglio di Taylor e Palma, la Chiesa Metodista del Sud Africa e la Chiesa Riformata Olandese avevano fatto i più grandi progressi ed avevano visto i più grandi risultati. Anche se le altre chiese avevano vissuto le benedizioni del risveglio esse non ne furono quasi influenzate.
La popolazione nera del Sud Africa non era stata dimenticata. 
Il risveglio del 1860 portò una tale ondata di zelo missionario che i missionari viaggiavano fino alla Zambia e alla Rodesia per predicare il Vangelo e fondare basi missionarie. La maggior parte di questi missionari furono il prodotto del risveglio della Chiesa Riformata Olandese. Edwin Orr cita ciò che disse il Dr. James Steward dalla Scozia: “Le missioni in Sud Africa sono sostenute principalmente dagli stessi sudafricani: le chiese coloniali e le chiese britanniche fanno molto poco per i pagani”.
Anche la Società Biblica, la Missione Generale del Sud Africa e gli altri movimenti con base in Sud Africa stanno facendo degli sforzi evangelistici. Per capirci, i credenti sudafricani hanno dato alle missioni più di quello che abbia mai dato qualunque paese al mondo.
Il risveglio di Worcester e Montagu ebbe molti risultati a lunga distanza. Rese in grado il Seminario di Stellenbosch di preparare le persone ad un ministero evangelistico; fu fondamentale nel dare inizio agli incontri di Keswick in questo paese, vide la fondazione di un’università che preparasse insegnanti cristiani a Wellington e fu il precursore di una speciale settimana di incontri tenutisi durante il periodo della Pentecoste nella maggior parte delle Chiese Olandesi Riformate del paese, che produsse migliaia di conversioni.
Io mi convertii nella Chiesa Riformata Olandese a Parow nel 1941 durante una settimana di incontri sulla Pentecoste.
Nel 1860 i Boeri del Transvaal e del Free State stavano abituandosi ad una vita molto domestica, molti vivevano ancora in vagoni per i buoi.
Ad Andrew Murray che già si stava godendo i risultati del risveglio in Boland venne chiesto di prendersi cura di coloro che avevano già avuto un incontro con Dio.
Venticinque anni dopo, il paese fu spettatore di profondi cambiamenti dal punto di vista politico e morale. Con la scoperta dei diamanti e dell’oro giunse sulle coste una nuova tipologia di persone interessate ad una cosa sola, il denaro. Con il denaro arrivarono la ricerca del potere, l’avidità, l’avarizia, la concupiscenza, la prostituzione ed infine la Guerra anglo-boera. L’intera nazione ne soffrì.
Sul fronte spirituale sembrava che la chiesa avesse subito un’influenza negativa dalla quale non si sarebbe mai ripresa, ma nel mezzo delle ostilità le persone pregavano, specialmente le donne olandesi.
Molti grandi conduttori spirituali sorsero durante la Guerra Boera. Tra loro il Generale Beyers, un uomo che temeva Dio, conduceva ogni giorno i propri sottufficiali in preghiera e nello studio della Bibbia. Come risultato molti uomini furono mandati come missionari a Zoutpansberg, Waterburg e Pietersburg.
Verso la fine della guerra, mentre centinaia di uomini furono catturati e mandati a Ceylon, in India e a S. Elena come prigionieri, migliaia di persone si stavano ancora incontrando per pregare e le persone del posto si stavano pentendo e venivano condotte a Cristo.
Un tale risveglio fu sperimentato da prigionieri nei campi di battaglia in modo tale che dopo il rimpatrio nel 1904, 175 di loro diventarono subito missionari.
Nel 1905, dopo la visita dell’evangelista britannico Rodney ‘Gipsy’ Smith, l’intero Sud Africa fu scosso, mentre Boeri e Inglesi entravano nel risveglio mano nella mano e decine di migliaia di persone trovarono Cristo, fu in questo periodo che Dio fece sorgere uno dei più grandi evangelisti del Sud Africa: William Douglas.
Egli diventò un responsabile e fu selezionato per l’evangelizzazione.
Ad Aberdeen nel Karoo iniziò un’opera di Dio.
In tutte le fattorie intorno, neri e bianchi, inglesi e olandesi cercavano Dio.
Da lì Douglas andò a Port Elizabeth dove un’altra ventata di risveglio colpì la baia.
Iniziando da Seymour, Grahamstown e Cradock all’intera parte occidentale di Città del Capo fu ben presto appiccato il fuoco, questa volta con fiamme di risveglio e di benedizione. Più tardi Rees Howells sarebbe arrivato dal Galles riaccendendo le fiamme con la sua predicazione.
Dov’è oggi la passione per il risveglio?
C’è molto rumore e molta arroganza, ma abbiamo bisogno di pregare per un cuore rotto ed uno spirito contrito perché Dio possa di nuovo versare le Sue benedizioni su di noi.


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