Ernest
Wadsworth nel suo libro Arriverò il risveglio? Dice: «Sarà il braccio
del Signore di nuovo rivelato apertamente sotto gli occhi di ogni popolo? Le
moltitudini dicono “Speriamo”, altri dicono “Temiamo di no”, eppure altri
dichiarano con coraggio, “Il prossimo risveglio per noi sarà quando il Signore
ci porterà in cielo”. Un’ unanimità felice riguarda a queste domande,
nonostante sia una cosa del tutto desiderabile non è il fattore determinante.
La questione è in mani migliori. E’ stato deciso tanto tempo fa nel consiglio
di Dio. Alcune cose sono al di fuori del controllo dell’uomo. Solo Dio ha la
risposta alla salvezza ed al risveglio. E’ interamente nelle Sue mani.
Nessuno uomo è sufficientemente informato sul programma di Dio per poter dire dove ci sarà e dove non ci sarà un risveglio prima del ritorno del Signore. Elia era un profeta potente ma non riusciva ad intravedere un barlume di speranza di risveglio. Infatti sembrava pregare contro il risveglio. Pregava più o meno così: “Signore, Tu dovrai giudicare e punire queste persone. I loro peccati hanno sicuramente raggiunto il cielo. Essi hanno dimenticato il Tuo patto, spezzato i Tuoi altari, ucciso i Tuoi profeti. Io sono l’unico fondamentalista rimasto ed ora vogliono togliermi la vita (Romani 11:3). Anche se chiamato, preparato e usato potentemente da Dio, non poteva intravedere nessuna speranza di un risveglio. Non sapeva che Eliseo, la scuola dei profeti ed il risveglio erano proprio dietro l’angolo. Molti sono come Elia oggi. Studenti della Parola di Dio confessano che le condizioni presenti lasciano pochissima speranza ad un risveglio. Si concentrano su questi momenti pericolosi e sull’alta marea dell’iniquità che li scoraggia: comunismo, totalitarismo, fascismo, materialismo, paganesimo, comportamentismo ed una serie di “ismo”. Si sono convinti che pregare per un risveglio in un momento del genere sia inutile. Credo che ci siano molte promesse scritturali di un risveglio. Sono incoraggiato quando sento che molti pregano per un risveglio, aspettandolo ed incoraggiando altri a pregare con loro. Credo che presto un grande esercito di cristiani pregherà e non darà tregua a Dio fino a che Egli renderà le nostre nazioni una lode alla Sua gloria sulla terra».
Nessuno uomo è sufficientemente informato sul programma di Dio per poter dire dove ci sarà e dove non ci sarà un risveglio prima del ritorno del Signore. Elia era un profeta potente ma non riusciva ad intravedere un barlume di speranza di risveglio. Infatti sembrava pregare contro il risveglio. Pregava più o meno così: “Signore, Tu dovrai giudicare e punire queste persone. I loro peccati hanno sicuramente raggiunto il cielo. Essi hanno dimenticato il Tuo patto, spezzato i Tuoi altari, ucciso i Tuoi profeti. Io sono l’unico fondamentalista rimasto ed ora vogliono togliermi la vita (Romani 11:3). Anche se chiamato, preparato e usato potentemente da Dio, non poteva intravedere nessuna speranza di un risveglio. Non sapeva che Eliseo, la scuola dei profeti ed il risveglio erano proprio dietro l’angolo. Molti sono come Elia oggi. Studenti della Parola di Dio confessano che le condizioni presenti lasciano pochissima speranza ad un risveglio. Si concentrano su questi momenti pericolosi e sull’alta marea dell’iniquità che li scoraggia: comunismo, totalitarismo, fascismo, materialismo, paganesimo, comportamentismo ed una serie di “ismo”. Si sono convinti che pregare per un risveglio in un momento del genere sia inutile. Credo che ci siano molte promesse scritturali di un risveglio. Sono incoraggiato quando sento che molti pregano per un risveglio, aspettandolo ed incoraggiando altri a pregare con loro. Credo che presto un grande esercito di cristiani pregherà e non darà tregua a Dio fino a che Egli renderà le nostre nazioni una lode alla Sua gloria sulla terra».
Vuole
che la Sua chiesa sia “...irreprensibile per la venuta del Signor nostro
Gesù Cristo. Fedele è Colui che vi chiama ed Egli farà anche questo” (1
Tessalonicesi 5:23-24).
Sembra
che in questi giorni la Seconda Venuta del nostro Signore Gesù Cristo sia
legata in modo inestricabile al risveglio. Pietro dice: “...negli ultimi
giorni, dice Dio ...Io spanderò il Mio Spirito su ogni carne” (Atti 2:17).
Questo
fu adempiuto in parte alla Pentecoste, ma la pienezza della promessa deve
ancora venire.
Paolo
ci ricorda che “anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato Se stesso per lei,
affin di santificarla, dopo averla purificata...affin di fare Egli stesso
comparire davanti a Sé questa Chiesa, gloriosa, senza macchia, senza ruga o
cosa alcuna simile, ma santa ed irreprensibile” (Efesini 5:25-27), mentre
Giovanni ci ricorda che chiunque ha questa speranza in Lui (la speranza del
ritorno di Cristo) si purifica come Egli (Cristo) è puro (1 Giovanni 3:3).
Quando fu chiesto a R. B. Jones se ci fosse stato del frutto duraturo dopo il risveglio del 1904, egli scrisse un libro chiamato Cieli squarciati.
La
maggior parte dei grandi predicatori in Galles ed altrove nel periodo che va
dal 1910 al 1940 si erano convertiti durante il risveglio.
Dove
sarebbe stata la Gran Bretagna senza i grandi uomini di Dio che sostennero il
territorio con forza e facilità tra due guerre mondiali se non fosse stato per
il risveglio gallese?
Il
risveglio lasciò a suo seguito più istituzioni per approfondire la vita
spirituale che tutto il resto della Gran Bretagna messa assieme.
Due
college iniziarono presto il risveglio, il Barry Bible Institute che lo diffuse
ad altre parti del Galles e il Bible College del Galles fondato da Rees
Howells. Come risultato del risveglio in Galles, Rees Howells andò in Africa e,
nell’Asia meridionale e centrale vide decine di migliaia di persone venire a
Cristo. Iniziò diverse basi missionarie in Sud Africa e in Rodesia e poi
ritornò in Galles per iniziare un servizio di intercessione. Insieme a Tommy
Howells fondò l’università cristiana. Per fede diedero centinaia di migliaia di
sterline alle missioni.
Oggi
hanno una grande scuola media e superiore regolata da princìpi cristiani che
mantengono alti i livelli accademici.
Per
chiedere se il risveglio abbia avuto risultati duraturi, una persona deve
semplicemente vedere queste Scuole Bibliche per considerare quello che hanno
compiuto per il Galles e per l’umanità.
I
missionari gallesi sono andati in ogni parte del globo.
Con
il risveglio una nuova luce fu puntata sulla Parola di Dio, le sue dottrine e
le sue aspettative. In nessun altro posto al mondo queste verità eterne sono
insegnate in modo più approfondito che nel Galles.
In
Galles rimane un’atmosfera tipica del paese.
Ho
predicato in cittadine, città e paesini in tutto il Galles ed ho spesso
sperimentato ciò che i gallesi chiamano “the ghoell”, quando un incontro
passa dal naturale al soprannaturale e la presenza di Dio viene sentita in
maniera inusuale riempie i cuori di tutte le vecchie generazioni di un senso di
attesa e un desiderio delle benedizioni che il risveglio porta e che un tempo
coprì quella zona.
La
prevalenza di uomini rispetto alle donne che erano presenti agli incontri di
adorazione mi ha sempre colpito.
Dio
ha uno scopo per i Suoi figli.
Dio
favorisce sempre i Suoi figli.
Essi
hanno privilegi di cui altri non sono beneficiari.
Egli
riserva loro le ricchezze della Sua grazia.
Il
Salmo 3 1:19 dice: “Quant’è grande la bontà che Tu riserbi a quelli che Ti
temono, e di cui dai prova in presenza dei figliuoli degli uomini!”
Egli
non ha destinato il Suo popolo all’ira, ma alla salvezza.
David
Matthews, allora un professore di musica, racconta come trovò Cristo nella
prima settimana del risveglio in Galles.
Quando
arrivò nelle vicinanze della piccola chiesa di Ebenezer dove si trovava Evan
Roberts quella notte, trovò che ogni via di accesso ad ogni piccola e grande
chiesa in città e nel vicinato era riempita di persone impazienti. Centinaia
stavano tentando invano di riuscire ad entrare in uno dei luoghi di adorazione,
che erano già pieni fino a straripare.
Si trovò davanti ad una visione senza precedenti.
Si trovò davanti ad una visione senza precedenti.
Spinto
dal turbine della massa di persone, si trovò proiettato proprio davanti al
vestibolo della chiesetta dove Roberts doveva essere quella sera. Un diacono
generoso lasciò il suo posto a sedere e vi spinse Matthews; il diacono era
stato all’incontro per 14 ore senza interruzione.
Matthews
fu testimone di una visione che lo lasciò senza forze. In una parte di
quell’enorme edificio alcuni stavano cantando, con volto di angeli, Oh
l’agnello, l’Agnello che muore. In un’altra parte dell’edificio un grande
numero di persone era impegnato in preghiera simultanea, alcuni torcendosi le
mani come se fossero in agonia mortale, mentre altri, che erano stati salvati,
erano gioiosi nella loro esperienza appena trovata. Nella galleria c’era uno
dei suoi studenti di musica. Pregava e gridava: “Pietà, pietà. Pietà”.
Solo quella parola. Una giovane con un viso bellissimo diceva: “Non ho più
niente a che fare con gli idoli, i miei occhi Lo hanno visto”. Batteva le
mani con un brivido di gioia. Un uomo anziano disse rapito: “Con gioia farai
uscire acqua dalle fonti della salvezza”. E poi un giovane balbettò:”Cosa
devo fare per essere salvato?” e scoppiò in lacrime con il volto tra le
mani.
L’intero pubblico sembrava piangere e ridere allo stesso tempo eppure non c’era confusione. Era come se il conduttore divino stesse alzando la propria bacchetta qua e là e come se ciascuno rispondesse nel momento in cui lui dirigeva. Improvvisamente ci fu silenzio ed egli alzò gli occhi. Senza nessun commento a parte l’annuncio della lettura di i Corinzi 13, Evan Roberts, stando sul pulpito con la propria mano alzata iniziò a parlare, con le parole della Bibbia, dell’amore. Nell’enfatizzare certe parole esse diventarono come frecce che colpirono il cuore di Matthews. Prima che Roberts avesse finito di leggere, una voce chiara in tono arrogante, petulante e arrabbiato gridò: “Voglio fare una domanda”. In quel momento avrebbe potuto regnare la confusione, ma Roberts chinò semplicemente il capo e pregò in silenzio. L’uomo gridò di nuovo arrabbiato: “Se non vengo ascoltato verrò sul pulpito e obbligherò tutti ad ascoltarmi”. Tutti sapevano chi fosse; il capo del Club degli Agnostici/Atei. Nessuno gli rispose. Ci fu un grande silenzio e poi qualcuno iniziò a cantare e ben presto tutto il pubblico stava cantando Quanto è meraviglioso che tutti i miei peccati siano stai lavati. Al di sopra del canto egli gridò per la terza volta e si avventò lungo la galleria giù per le scale verso il pulpito. Mentre passava vicino alla folla di persone essi gli davano delle pacche o gli sussurravano: “Dio ti benedica, figliolo; Dio abbia pietà di te, figliolo”.
Improvvisamente tutti gli occhi guardarono
alla fine delle scale e salì un grido: “E’ salvo… è salvo!”. Dio ha un
suo modo di togliere orgoglio e arroganza.
Un entusiasmo tumultuoso esplose. Qualsiasi freno era scomparso. Lacrime e risa si mescolavano insieme; canzoni e singhiozzi riempivano l’aria. Il giovane si fece avanti e chiese scusa e poi iniziò a ringraziare e a lodare il Signore. Con entusiasmo le persone iniziarono a lodare Dio con lui. Da tutta la chiesa arrivò il grido: “Cosa devo fare per essere salvato?” Operai volonterosi si muovevano veloci almeno quanto le file di persone glielo permettevano, svolgendo il proprio ministero tra le anime turbate; altri correvano fuori per pregare con le anime che erano alla ricerca. Dio era in quel luogo. Fu allora che Dio incontrò in modo tutto nuovo David Matthews.
L’intero pubblico sembrava piangere e ridere allo stesso tempo eppure non c’era confusione. Era come se il conduttore divino stesse alzando la propria bacchetta qua e là e come se ciascuno rispondesse nel momento in cui lui dirigeva. Improvvisamente ci fu silenzio ed egli alzò gli occhi. Senza nessun commento a parte l’annuncio della lettura di i Corinzi 13, Evan Roberts, stando sul pulpito con la propria mano alzata iniziò a parlare, con le parole della Bibbia, dell’amore. Nell’enfatizzare certe parole esse diventarono come frecce che colpirono il cuore di Matthews. Prima che Roberts avesse finito di leggere, una voce chiara in tono arrogante, petulante e arrabbiato gridò: “Voglio fare una domanda”. In quel momento avrebbe potuto regnare la confusione, ma Roberts chinò semplicemente il capo e pregò in silenzio. L’uomo gridò di nuovo arrabbiato: “Se non vengo ascoltato verrò sul pulpito e obbligherò tutti ad ascoltarmi”. Tutti sapevano chi fosse; il capo del Club degli Agnostici/Atei. Nessuno gli rispose. Ci fu un grande silenzio e poi qualcuno iniziò a cantare e ben presto tutto il pubblico stava cantando Quanto è meraviglioso che tutti i miei peccati siano stai lavati. Al di sopra del canto egli gridò per la terza volta e si avventò lungo la galleria giù per le scale verso il pulpito. Mentre passava vicino alla folla di persone essi gli davano delle pacche o gli sussurravano: “Dio ti benedica, figliolo; Dio abbia pietà di te, figliolo”.
Evan Roberts |
Un entusiasmo tumultuoso esplose. Qualsiasi freno era scomparso. Lacrime e risa si mescolavano insieme; canzoni e singhiozzi riempivano l’aria. Il giovane si fece avanti e chiese scusa e poi iniziò a ringraziare e a lodare il Signore. Con entusiasmo le persone iniziarono a lodare Dio con lui. Da tutta la chiesa arrivò il grido: “Cosa devo fare per essere salvato?” Operai volonterosi si muovevano veloci almeno quanto le file di persone glielo permettevano, svolgendo il proprio ministero tra le anime turbate; altri correvano fuori per pregare con le anime che erano alla ricerca. Dio era in quel luogo. Fu allora che Dio incontrò in modo tutto nuovo David Matthews.
Dio
ha uno scopo per alcuni di coloro che leggono questa meditazione.
Non
gli permetterai di fare la Sua volontà nella tua vita?
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