033 IL PATTO DI DIO NEL RISVEGLIO



IL PATTO DI DIO NEL RISVEGLIO
Un giorno fu chiesto ad un predicatore: “Che speranza hai di un risveglio?” La sua risposta fu fiduciosa: “Sono sicuro di un risveglio tanto quanto sono sicure le promesse di Dio”.
Il credente ha una solida speranza nella parola di Dio, perché ci viene detto che le promesse di Dio sono “” ed in Lui (Cristo) “Amen” (2 Corinzi 1:20). Pietro ci dice che “la Parola del Signore dura per sempre” (1 Pietro 1:25).
Se lo comprendiamo in modo corretto, la Parola di Dio è la sola cosa che possiamo portare con noi in cielo. Durare “per sempre” significa per l’eternità. Se ciò non è vero, avremo ogni opportunità di dire a Dio e mostrargli che la Sua Parola non è vera.
Ma è vera e ci sono dozzine di passi che ci incoraggiano a credere, specialmente in questi ultimi giorni, al risveglio.
Arthur Wallis
Arthur Wallis dice in I giorni della Tua potenza: Sappiamo che ci saranno coloro che negli ultimi giorni diranno, «Dov’è la promessa?»
E’ anche vero che in questi giorni ci sono coloro che fanno domande sulla validità del risveglio, perché non vedono nessuna base affinché abbia luogo. Se hanno ragione, perché durante la storia ci sono state persone, in ogni secolo da quando Cristo è asceso, che si sono aggrappate alle promesse della Parola di Dio, hanno aperto il proprio cuore in preghiera per un risveglio ed hanno ottenuto risposta? Egli ha risposto ripetutamente a preghiere fatte in seguito al peso provato dai credenti. Ma essi dicono che non c’è nessuna promessa. 
Potremmo citare diverse promesse dell’Antico Testamento.
Se il Mio popolo, sul quale è invocato il Mio Nome, si umilia, prega, cerca la Mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, Io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati e guarirò il suo paese” (2 Cronache 7:14).
Se questa non è una promessa di risveglio, che cos’è?
Isaia 35:1-7 parla di un deserto che fiorisce come una rosa e di acque e di torrenti nel deserto. E’ una bellissima figura parlata del risveglio e dei suoi risultati.
Isaia 44:3 parla di “spandere le acque su colui che è assetato”. Nel corso dei secoli gli esegeti ed i commentatori sono stati d’accordo sul fatto che questo passo parla del risveglio.
La promessa di un risveglio non è confinata all’Antico Testamento. Isaia 44:4 ha una controparte nel Nuovo Testamento in Giovanni 7:37-38: “Se qualcuno ha sete, venga a Me e beva... come ha detto la Scrittura”. L’insegnamento è lo stesso in entrambi i passi.
Questo è il principio completo del risveglio: sete personale, calmata dall’acqua dello Spirito, che produce un fluire di benedizioni.
L’affermazione di Pietro nel giorno della Pentecoste: “Avverrà negli ultimi giorni, dice Dio, che Io spanderò il Mio Spirito sopra ogni carne” (Atti 2:17) fu una ripetizione della profezia di Gioele (2:28-32). E’ evidente da uno studio di questi due passi che il giorno della Pentecoste adempì solo in parte la profezia di Gioele. Di conseguenza noi aspettiamo il giorno in cui a livello mondiale sperimenteremo la benedizione del risveglio. 
Credo che vedremo il risveglio, non solo in misura ridotta, ma in una potente manifestazione dello Spirito Santo come nei giorni passati, non per la manipolazione dell’uomo o per qualche metodologia o astuzia dell’ingannatore. Certe cose saranno chiare quel giorno.
     Ci sarà timore di Dio;
     la Signoria di Gesù Cristo sarà riconosciuta;
     lo Spirito Santo dirigerà ogni sfera del lavoro;
     l’opera di Dio sarà onorata ed ubbidita;
     il desiderio più profondo dell’uomo sarà vivere una vita santa e le anime saranno salvate.
Deve essere notato che tutti i momenti di avanzamento della chiesa sono usciti da un risveglio.
Il grande avanzamento missionario degli ultimi due secoli è uscito da un risveglio. L’emancipazione degli schiavi, le organizzazioni di carità, gli slanci evangelistici, le società della prosperità, gli ospedali, migliori facilitazioni educative e tante altre cose positive sono state il risultato del risveglio.
Coloro che lavorano per alleviare i problemi della società non avranno mai successo, anche se milioni fossero versati nelle nostre casse, fino a che i cuori degli uomini non si siano messi a posto con Dio. Quando ciò accadrà vedremo una nuova sensibilità, una nuova compassione, una nuova situazione per tutti.
Uno dei segni del risveglio è che può accadere all’improvviso.
Spesso persino le masse di credenti sono colte alla sprovvista, mentre lo stupore e la paura afferrano i cuori dei non credenti. Fu lo stesso alla Pentecoste dove leggiamo che coloro che erano riuniti “tutti stupivano e si meravigliavano” (Atti 2:7); “...tutti stupivano ed erano perplessi” (verso 12).
Come i credenti erano colti di sorpresa, Charles Finney lo notò in molti dei risvegli che sperimentò. Egli sottolineò: “Si svegliavano tutto d’un tratto, come un uomo che si sfrega gli occhi e corre in giro per la casa spostando ogni cosa e chiedendosi da dove venga tutto quell’entusiasmo”. Ma anche se pochi lo sapevano, potete stare certi che ci sarà stato qualcuno che vegliava costantemente in preghiera fino a che è arrivata la benedizione. Quanto è vitale che le orecchie dei santi siano aperte per ascoltare la voce di Dio in questi giorni, perché Lui parla prima di tutto a coloro le cui orecchie sono in sintonia con lui e poi agisce all’improvviso. “Poiché il Signore, Dio, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti” (Amos 3:7).

2 Cronache 29 è un resoconto dettagliato del risveglio che ebbe luogo sotto Ezechia.
La casa del Signore fu purificata e le persone furono spinte a offrire sacrifici e offerte di ringraziamento in tale abbondanza che i pochi sacerdoti che si erano santificati non potevano farcela e dovevano essere assistiti dai Leviti. La scrittura registra che “Ezechia e tutto il popolo si rallegrarono che Dio avesse ben disposto il popolo, perché la cosa si era fatta senza titubanza” (verso 36).
L’effetto dell’opera improvvisa dello Spirito Santo nel risveglio colpisce molto in convinzione i peccatori. Spesso senza nessuna preparazione o interesse o
persino pensiero per le cose spirituali, un peccatore viene improvvisamente preso da una forte convinzione di peccato. Ma Dio scaglierà le sue frecce contro di loro, e all’improvviso saranno coperti di ferite…
Allora tutti gli uomini temeranno, racconteranno l’opera di Dio, e comprenderanno ciò che Egli ha fatto (Salmo 64:7, 9).
Descrivendo il corso del risveglio di Ulster del 1859 a Ballymena, John Shearer scrive: “Alcuni erano improvvisamente segnati come da una spada affilata nella propria convinzione di peccato e il proprio grido di aiuto agonizzante fu sentito per le strade e nei campi. Per esempio c’era un contadino che tornava dal mercato a Ballymena. La sua mente era completamente occupata dall’affare del giorno. Si fermò, prese dei soldi e li contò. Improvvisamente una presenza orribile lo avvolse. In un attimo il suo unico pensiero fu quello di essere un peccatore che sta in piedi sull’orlo dell’inferno. Il suo argento sparpagliò e lui cadde sulla polvere della strada implorando pietà” (Arthur Wallis, Nel giorno della Tua potenza).
Wesley e Whitefield erano molto preoccupati dal fatto che spesso, quando predicavano, le persone si gettavano in ginocchio e perdevano i sensi mentre supplicavano Dio di avere pietà. Scrissero alla Signora Huntington, la loro benefattrice, e le dissero che volevano fermare ciò, perché pensavano venisse dalla carne. La sua risposta fu: “State commettendo un errore. Non siate più saggi di Dio. Lasciateli cadere o piangere, perché ciò farà molto di più della vostra predicazione”.
Il giorno dopo, mentre Whitefield stava predicando notò che molte persone iniziarono a tremare sotto una forte convinzione di peccato.
Quando iniziò ad invitare i peccatori a mettere la propria fede solo in Cristo per salvarsi, quattro persone gli caddero ai piedi quasi contemporaneamente.
Uno di loro sembrava incosciente.
Un secondo tremava incredibilmente.
Il terzo sembrava avere forti convulsioni per tutto il corpo, ma non fece nessun rumore, tranne che dei gemiti.
Il quarto, ugualmente in convulsioni, gridava a Dio con forte pianto e lacrime, e ben presto tutti e quattro si alzarono in fede e nella lode sperimentando una reale nuova nascita.
Whitefield sottolineò in seguito: “Da questa volta sono sicuro che permetteremo a Dio di portare avanti la propria opera nel modo che piace a Lui”.
Dio opera sicuramente, improvvisamente e spontaneamente nel risveglio. Le Sue promesse sono ancora disponibili per noi oggi, basta appropriarsene.
Ci esorta: “Poi mettetemi alla prova in questo, Se non vi aprirò le cataratte del cielo  e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla” (Malachia 3:10).
Non crediamo che Dio possa versare una tale benedizione del Suo Spirito nella nostra nazione?
E’ valutato che più di 30.000 anime si convertirono a Cristo attraverso gli incontri del risveglio di Whitefield in America.
Del risveglio che ebbe luogo con Charles Finney nel 1830, il Dr Henry Ward Beecher disse: “questo è il più grande risveglio religioso che ci sia mai stato dall’origine del mondo”. E’ stato calcolato che più di 100.000 persone si siano convertite quell’anno negli Stati Uniti.
Nel grande risveglio del 1858 che iniziò a Fulton Street, a New York, le conversioni annoverate ammontavano a 5.000 a settimana arrivando a più di mezzo milione quell’anno. Considerando che il risveglio stava bruciando in tutto il mondo dal 1859, è calcolato che più di un milione di persone si siano convertite nel Regno Unito.
Del risveglio avvenuto a Northampton, in Massachussets nel 1735, Jonathan Edwards scrisse che a malapena si riusciva a trovare una sola persona in città, giovane o vecchia, che non fosse stata convinta delle grandi cose che riguardano la vita eterna. Coloro che erano di solito le più superficiali e non determinate e le meno interessate alle cose spirituali ora erano proprio quelle che erano spezzate dall’angoscia spirituale e dalla convinzione di peccato.
Le anime venivano in massa a Gesù Cristo. Man mano che l’opera andava avanti, radunò quasi l’intera popolazione della città.
Un pastore inglese, parlando del risveglio del 1858 a Stoccolma, in Svezia disse: “Dovrei essere disposto a considerare che almeno 200.000 persone in una popolazione di 3 milioni di persone si siano convertite. Ciò significherebbe una ogni 15 persone”. Un altro scrisse dello stesso risveglio:” Il risveglio è così intenso che quasi non si riesce a trovare una città, un villaggio o gruppo di famiglie dove non ci sia un gruppo di credenti che sono stati risvegliati e che si incontrano per pregare e per lodare sul semplice terreno comune dell’unità in Cristo” (Arthur Wallis, Nel giorno della Tua potenza).
Questa dunque è la sfida che oggi ci parla forte e chiaro. Dio è disposto a versare il proprio Spirito nel risveglio. Cosa deve fare per rendere noi disponibili?















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