LA CALMA DEL RISVEGLIO
“…insegnava
ogni giorno nella scuola di Tiranno. Questo durò due anni, così tutti coloro
che abitavano nell’Asia, Giudei e Greci, udirono la Parola del Signore”
(Atti 19:9-10)
(Atti 19:9-10)
Deve
esserci sicuramente un risveglio quando un’immensa area sente la Parola del
Signore. Al versetto 17 leggiamo che, come risultato il Nome del Signore Gesù
era tenuto in grande onore e “la Parola di Dio cresceva e si affermava
potentemente” (vers. 20).
Contrariamente
al credo generale, il risveglio non è sempre seguito da grande rumore o
attività. Molto spesso è calmo e tranquillo. Giudicando dall’apparenza esterna,
potrebbe sembrare che niente stia succedendo, mentre in realtà lo Spirito di
Dio è all’opera e cose potenti stanno accadendo.
Durante
la guerra Anglo-Boera in Sud Africa, molti
stavano pregando che la guerra cessasse e che la volontà di Dio fosse fatta in mezzo alla tragedia. Il risultato fu un’opera tranquilla dello Spirito Santo dietro le quinte e questo portò ad una potente valanga di evangelizzazione e di opera missionaria che ebbero luogo dopo la guerra.
stavano pregando che la guerra cessasse e che la volontà di Dio fosse fatta in mezzo alla tragedia. Il risultato fu un’opera tranquilla dello Spirito Santo dietro le quinte e questo portò ad una potente valanga di evangelizzazione e di opera missionaria che ebbero luogo dopo la guerra.
L’evangelizzazione
tra le truppe britanniche fece in modo che si svolgessero degli incontri di
preghiera in posti come Mafeking, Ladysmith e Kimberley, mentre si era in stato
di assedio. La lotta e i colpi d’arma da fuoco cessavano di domenica nella maggior
parte delle aree colpite dalla guerra in modo che si potessero tenere riunioni
di chiesa e incontri di preghiera. Un risultato dell’attività spirituale fu che
più di 100 soldati britannici che lottarono nella Guerra Boera tennero incontri
di preghiera e ricevettero quotidianamente esortazioni spirituali. Molti, che
in seguito diventarono missionari e predicatori, vennero direttamente dal
fronte per prepararsi al ministero, essendosi convertiti durante le ostilità.
Il
Generale Beyers, mentre era al commando a Lowveld vicino a Nelspruit, aveva con
sé alcuni conduttori profondamente spirituali tra cui Ds A. Kriel. Tutte le
sere predicavano alle truppe e le spingevano verso i comandamenti del Signore
Gesù Cristo. Come risultato molti divennero Cristiani e iniziarono studi
biblici e incontri di preghiera. Quando arrivarono ad una missione tra
Waterburg e Lydenburg, costruirono una base missionaria e diedero assistenza
all’opera missionaria.
Naude,
Retief e Ds Kriel erano preoccupati del fatto che gli stranieri sembravano
avere più compassione e preoccupazione dei pagani in Sud Africa che i Sud
Africani. Si incontrarono con tutti i cittadini di Pietersburg per discutere la
questione il 28 settembre 1900.
Furono
chiamati dei volontari per portare il Vangelo a coloro che non erano stati
raggiunti. Uomini in gran numero si dedicavano ad evangelizzare i non credenti.
Più di 100 volontari furono mandati in missione a Transvaal, Rodesia, e da
altre parti subito dopo la guerra. Allo stesso tempo, i prigionieri di guerra
boeri in posti come S. Elena, Bermuda, Ceylon e India stavano sperimentando il
risveglio.
La
guerra finì e nel 1904 il risveglio gallese portò
ripercussioni in tutto il
mondo.
Risveglio di Galles |
Notizie
di quello che Dio stava facendo si diffusero come un lampo.
Quando
le notizie raggiunsero il Sud Africa, bianchi e neri iniziarono a formare
incontri di preghiera, implorando Dio di avere pietà della loro società
devastata dove la rovina e la scarsità ricoprivano la nazione. Fattorie
bruciate dovevano essere ricostruite, non c’erano soldi per la ricostruzione e
l’amarezza faceva ancora male.
Spezzati
nello spirito, ma non nella dignità, le persone iniziarono a ricostruire le
proprie vite. Troppo orgogliosi per accettare la carità, i boeri, molti dei
quali ancora colpiti dal dolore delle case distrutte, vite distrutte e cuori
distrutti, capirono che la loro speranza era solo in Dio. Fu in questi giorni,
dopo la guerra, che il Sud Africa rientrò in sé e vide che solo una vera fede
in Dio poteva evitare che la stessa cosa accadesse di nuovo. Si rivolsero a Dio
e pregarono. Entro il 1905, più di 200 ex-prigionieri di guerra si
presentarono come volontari per l’opera missionaria. Cento furono mandati
immediatamente.
A
Worcester fu costruita una scuola per preparare i
missionari, con Ds S. F. Louw come direttore. Da lì i silenziosi strumenti del risveglio della nazione furono mandati. Raggiunsero milioni di persone con il Vangelo, dalla Nigeria al Sud Ovest dell’Africa, da Umtata a Fort Victoria. I resoconti parlarono di fuochi di risveglio che bruciavano a Basutoland dove migliaia di persone furono battezzati e si unirono alle chiese.
missionari, con Ds S. F. Louw come direttore. Da lì i silenziosi strumenti del risveglio della nazione furono mandati. Raggiunsero milioni di persone con il Vangelo, dalla Nigeria al Sud Ovest dell’Africa, da Umtata a Fort Victoria. I resoconti parlarono di fuochi di risveglio che bruciavano a Basutoland dove migliaia di persone furono battezzati e si unirono alle chiese.
Nel
1903, ci fu un risveglio tra gli studenti dell’università di Lovedale. Per Otto
giorni ci furono riunioni in continuazione con 250 dei 600 studenti che erano
stati condotti a Cristo.
Poi
giunse il risveglio di Villiersdorp nel 1905. Visto che gruppi di giovani
andarono in giro in tutta la zona di Città del Capo, la fiamma si sparse fino a
che migliaia di persone furono condotte a Cristo.
Nel
1906, il Dr John Mott, il grande uomo di stato missionario a livello mondiale
visitò il paese. Ogni denominazione fu rappresentata ad una conferenza che non
solo guarì le ferite della guerra, ma anche unì la chiesa per la prima volta in
una comunione di credenti ed un concerto di preghiera.
Charles
Palma, che era stato l’interprete del Pastore Tavlor, quando arrivò in Sud
Africa nel 1860, predicava ancora il Vangelo, persino ora che aveva quasi
ottant’anni. Ricordava come lo Spirito di Dio aveva operato in Sud Africa 50
anni prima. Migliaia di Xhosa, Zulu, Inglesi ed Africani erano stati spezzati
dalla Parola di Dio per l’azione dello Spirito Santo. Ora Palma, un
responsabile ed evangelista affiancato, sentì ancora una volta il bisogno di
tornare al campo di raccolta. Migliaia di persone lo sentirono predicare ed è
stato calcolato che un quinto di coloro che ascoltarono si convertirono
come risultato dello Spirito Santo all’opera. Nel giro di pochi anni è stato
riportato che più di 25.000 persone furono condotte a Cristo tramite il suo
ministero.
Nel
1911, la Missione Generale del Sud Africa riscontrò un risveglio che ebbe luogo
a Tembuland e nel Transkey caratterizzata da intensa convinzione di peccato,
confessione, cuori spezzati, pentimento e restituzione. Furono riportate
persino delle confessioni di omicidio.
Nel
1915, Rees Howells, un evangelista gallese, navigò
verso il Sud Africa. Era un
prodotto del risveglio gallese e bruciava ancora dell’ultimo bagliore del
risveglio. Il suo messaggio era un messaggio di pentimento e di fede nell’opera
completa di Cristo. Metteva enfasi sulla confessione a Dio dei peccati occulti
e su una resa completa alla Signoria di Cristo. Il 10 ottobre, mentre stava
svolgendo il suo ministero a Rusitu in Rodesia, ebbe luogo un incredibile
risveglio. Egli scrisse a casa: “Non c’è una sola anima che venga ad
una riunione senza essere colpita da una profonda convinzione di peccato”.
Rees Howells in Africa |
Il
risveglio continuò per tutto quell’anno e fino al 1916 e si sparse in Rodesia,
Mozambico e Sud Africa. Nei due anni seguenti l’intera Tembuland, Zululand e il
Transkei stavano bruciando con le fiamme del risveglio. Poi si sparse a
Swaziland e persino i membri della famiglia reale furono convertiti. Fu
riportato che il re di Swasi stesso aveva il cuore spezzato dal pentimento e
confessò davanti a tutti di essere nato di nuovo. Uno dei consiglieri del re
alla casa reale scrisse: “La potenza di Dio scese su di noi fin dal primo
incontro. Non dimenticherò mai i due giorni che seguirono. Stavamo in chiesa
per 11 o 12 ore al giorno. Dio parlava al Suo popolo dalle 6 del mattino fino a
mezzanotte. Per due giorni molti non riuscivano a mangiare né a dormire, o a
motivo della convinzione di peccato o per la grande gioia che invase i nostri
cuori quando i nostri peccati furono perdonati...” (J. Edwin Orr, Risvegli
evangelici in Africa).
Jeremiah,
un ex-studente di Lovedale e collaboratore del re, era stato ammalato per
diversi anni, era a malapena in grado di camminare. Arrivò ad avere una tale
convinzione di peccato che supplicò il Signore di avere pietà di lui e
improvvisamente si alzò in piedi, guarito dalla sua infermità senza nessun
intervento umano. Correva di gioia in tutta la zona parlando della bontà del
Signore.
Il
risveglio si diffuse ai pagani nei villaggi sudafricani di tutta Swaziland, con
centinaia di persone che andavano a Cristo ogni giorno, alcune senza aver neanche
sentito un missionario predicare.
Rees
Howells scrisse a casa: “In ogni modo questo è esattamente ciò che accadde
nel risveglio irlandese”.
Fu
mio privilegio conoscere la famiglia di Rees Howells. Sua moglie e suo figlio
spesso parlavano con me di questi commoventi momenti di benedizione. Storie
sulla grazia di Dio fluivano dalle loro labbra mentre parlavano del risveglio
in Africa e del risveglio che avevano sperimentato in Galles. I missionari che
scrissero del risveglio in Africa potevano solo descriverlo come la potenza di
Dio all’opera in una manifestazione indescrivibile.
Ben
presto la costa orientale del Sud Africa, da Fish Rive all’Est del Capo fino ai
confini estremi di Tanganyka, passando per la Rodesia e il Mozambico, furano
infiammate dal risveglio.
I
missionari stavano ora lavorando tra i potenti guerrieri Nguni nel Nyasaland
(ora Malawi). Nel 1910 il
Pastore Charles Inwood della Convenzione di Keswich visitò il paese. Per mesi si tennero più di 100 incontri di preghiera e ci fu un grande spirito di aspettativa. Il Pastore Inwood iniziò a predicare in inglese, con un interprete. All’inizio il responso fu molto poco visibile. Improvvisamente uno spirito di confessione e preghiera cadde, prima sugli anziani e poi sulle migliaia di persone lì radunate. Il sabato mattina, un giovane iniziò a singhiozzare in modo incontrollabile e fu fatto uscire dall’incontro. Un periodo di preghiera silenziosa seguì l’evento. Poi un anziano iniziò a pregare, confessando davanti a tutti di aver tenuto dentro uno spirito di vendetta per del male che gli era stato inflitto. Poi un altro iniziò a pregare ed un altro ancora fino a che molti pregarono insieme piano, piangendo e confessando, ciascuno incosciente della presenza altrui. E poi, improvvisamente venne il suono di un vento impetuoso. Era il suono di 2.500 persone che pregavano insieme in modo udibile, nessuno cosciente dell’altro. Non riesco a pensare a un’immagine migliore di quella del suono del vento che passa tra gli alberi. Sembrava che stessimo ascoltando lo stesso suono che aveva riempito la sala di sopra il giorno della Pentecoste.
Pastore Charles Inwood della Convenzione di Keswich visitò il paese. Per mesi si tennero più di 100 incontri di preghiera e ci fu un grande spirito di aspettativa. Il Pastore Inwood iniziò a predicare in inglese, con un interprete. All’inizio il responso fu molto poco visibile. Improvvisamente uno spirito di confessione e preghiera cadde, prima sugli anziani e poi sulle migliaia di persone lì radunate. Il sabato mattina, un giovane iniziò a singhiozzare in modo incontrollabile e fu fatto uscire dall’incontro. Un periodo di preghiera silenziosa seguì l’evento. Poi un anziano iniziò a pregare, confessando davanti a tutti di aver tenuto dentro uno spirito di vendetta per del male che gli era stato inflitto. Poi un altro iniziò a pregare ed un altro ancora fino a che molti pregarono insieme piano, piangendo e confessando, ciascuno incosciente della presenza altrui. E poi, improvvisamente venne il suono di un vento impetuoso. Era il suono di 2.500 persone che pregavano insieme in modo udibile, nessuno cosciente dell’altro. Non riesco a pensare a un’immagine migliore di quella del suono del vento che passa tra gli alberi. Sembrava che stessimo ascoltando lo stesso suono che aveva riempito la sala di sopra il giorno della Pentecoste.
Non
era qualcosa di rumoroso o discordante, ci riempiva solo di grande stupore.
Alcuni
iniziarono a piangere colpiti da un’incontrollabile agonia della propria anima.
Il missionario Fraser iniziò un inno, ma ogni persona cantava le proprie preghiere perché erano quelle che riempivano la loro mente fino a che suonò come il fluire di potenti acque. Tutto era tranquillo e controllato, come se lo Spirito Santo tenesse la bacchetta e stesse conducendo il canto e le preghiere. Poi, alla fine, tutti si unirono in un salmo di confessione. La benedizione finale fu pronunciata e la grande chiesa cominciò ad
allontanarsi in profondo silenzio di preghiera.
Il missionario Fraser iniziò un inno, ma ogni persona cantava le proprie preghiere perché erano quelle che riempivano la loro mente fino a che suonò come il fluire di potenti acque. Tutto era tranquillo e controllato, come se lo Spirito Santo tenesse la bacchetta e stesse conducendo il canto e le preghiere. Poi, alla fine, tutti si unirono in un salmo di confessione. La benedizione finale fu pronunciata e la grande chiesa cominciò ad
allontanarsi in profondo silenzio di preghiera.
Dio
li aveva visitati e tutto era calmo.
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