013 IL PREZZO DEL RISVEGLIO




Il risveglio religioso è un bisogno riconosciuto del
nostro tempo.
Per molti cristiani è una ricerca organizzata; per altri è un continuo soggetto di preghiera. Eppure la tragedia di questa ultima ora nella storia del mondo è che mentre tante persone parlano con facilità di risveglio, pochi di noi sanno veramente cosa aspettarsi.
Quando preghiamo Vieni Spirito Santo, ispira le nostre anime, dobbiamo sapere cosa aspettarci. Se invochiamo Dio, dobbiamo essere pronti al glorioso dolore di essere catturati dalla Sua potenza che ci tira fuori dalla nostra orbita insignificante per portarci negli scopi eterni dell’Onnipotente, e nell’ambito dei movimenti in avanti che essi comportano noi siamo come granelli di polvere.
Il credente che, riempito dallo Spirito Santo è stato purificato da tutto l’orgoglio, amore per la vita facile, soddisfazione e dal contare su se stesso ha trovato l’unica vera dignità, l’unica gioia che dura. 
Il risveglio dell’Africa orientale, che è continuato per più di 50 anni, è iniziato con l’affermazione da parte del sinodo della Chiesa dell’Uganda della possibilità di un risveglio se si fossero verificate certe condizioni. Ad ogni membro di chiesa fu inviato un questionario:
1. Conosci la salvezza per mezzo della croce di Cristo?
2. Stai crescendo nella potenza dello Spirito Santo, nella preghiera, nella meditazione e nella conoscenza del Signore?
3. Hai un grande desiderio di diffondere il Regno di Dio con il tuo esempio, con la predicazione e l’insegnamento?
4. Stai portando altri a Cristo tramite la ricerca individuale, facendo visite e tramite una testimonianza pubblica? (Max Warren, Ricerche sui risvegli).
Queste domande incoraggiarono i responsabili locali e i predicatori a parlare alle congregazioni nelle Scuole Domenicali, ai campeggi biblici e di casa in casa. Li spinsero ad iniziare una serie di studi sulle missioni in ogni chiesa della nazione.
I gruppi venivano seguiti e preparati.
Veniva ricordato del Pastore Pilkington il quale nel 1893 aveva portato loro il Vangelo. Egli aveva pianto e supplicato per le persone che erano nelle tenebre ed aveva dato la propria vita per loro.
Coloro che avevano incontrato Dio in un modo del tutto nuovo iniziarono a viaggiare per il paese incoraggiando altri ad essere salvati. Venivano chiamati “I Salvati” e diventarono molto coraggiosi nella loro testimonianza e senza compromessi nell’affrontare il peccato.
Ben presto missionari, insegnanti Cristiani e operai nelle chiese cominciarono a confessare i propri peccati. I gruppi si incontravano per avere comunione gli uni con gli altri e determinarono la diffusione di un nuovo spirito rotto, una nuova umiltà, una vita santa e il fatto di permettere allo Spirito di governare le loro vite.
Il risultato fu il sorgere di una profonda convinzione da parte dello Spirito in tutto il paese e poi oltre i suoi confini. Le chiese venivano riempite, l’evangelizzazione a livello personale diventò naturale quanto lo era respirare e le chiese nell’Africa orientale iniziarono a vivere nella potenza dello Spirito Santo, oltrepassando barriere di lingua, usi e costumi, denominazione, cultura e razza.
Li ho visti in azione.
Una stretta di mano in una strada affollata. Un’occhiata negli occhi ed una richiesta personale: “Cosa ne è della tua anima?”; “Sei sicuro di essere nato di nuovo?”; “Stai camminando nella luce?”; “Hai avuto un tempo di meditazione questa mattina?”
Di solito domande così personali ci avrebbero offeso, ma sono stato spesso testimone di come lo Spirito di Dio usi questo modo di evangelizzare per portare grande convinzione di peccato, seguita sempre da consulenza e preghiera.
La chiesa dell’Africa orientale, che ha dovuto affrontare il bagno di sangue dei Mau Mau, l’insorgere di Simba ed il regno di terrore sotto Idi Amin, stette ferma. Circondata dalla distruzione e dalla devastazione, crebbe e mantenne la propria purezza ed amore. 
Il risveglio dovrebbe essere la normale esperienza
cristiana. Dovremmo essere normalmente spirituali e spiritualmente normali, ma in qualche modo abbiamo perso il nostro fervore. Abbiamo smesso di parlare della nostra fede e di sfidare altri nella loro. Molti di noi vivono in una sorta di lusso pigro. La carnalità e la mondanità nelle chiese portano molti di noi ad accettare i modelli del mondo invece di quelli della Parola di Dio.
Le masse si stanno allontanando dalle chiese perché la nostra predicazione è in gran parte letterale e non dallo Spirito.
La chiesa ha perso la propria autorità e sta diventando una barzelletta per il mondo. Così la coscienza degli uomini si è indurita.
La maggior parte della gente crede più nell’esaltazione e nella propaganda del mondo piuttosto che nella verità della Parola di Dio.
L’ubriachezza, la promiscuità, la morte e le malattie dominano.
Nonostante vediamo un disastro dopo l’altro, non siamo più neanche scossi. 
E’ ciò che accadeva in America nel 1857.
La nazione era, in generale, prosperosa; le chiese erano colpite da molte lotte. La tragedia della guerra civile era passata da poco più di una decina di anni, il fallimento delle banche era passato da pochi mesi, ma le persone continuavano a giocare con Dio e la vera religione.
L’appartenere ad una chiesa sembrava l’unica cosa apparentemente importante.
Queste condizioni sfavorevoli portarono cristiani devoti a cercare comunione più stretta con cristiani che avevano lo stesso modo di pensare. Iniziarono una catena di preghiera perché Dio intervenisse negli affari della chiesa.
Uno di questi uomini era Jeremiah Lanphier. Era stato scelto dalla Chiesa Olandese Riformata di Fulton Street, a New York, come missionario nella città.
La depressione che aveva colpito l’America aveva causato centinaia di suicidi. Le vite di molte persone erano state rovinate. Intere compagnie erano fallite e migliaia di persone vagavano per le strade in cerca di impiego. La disperazione guardava dritto in faccia la nazione Americana.
La chiesa di Fulton Street sentì che una missione cittadina avrebbe potuto fare qualcosa per questa situazione. Jeremiah Lanphier, comunque, non aveva intenzione di appoggiarsi sulla propria abilità o sulle risorse della chiesa. Capì che l’America aveva raggiunto il fondo e che solo Dio poteva aiutarla a risollevarsi. Incoraggiò le persone a pregare e pubblicizzò un incontro di preghiera che si sarebbe tenuto ogni mercoledì a mezzogiorno nella Chiesa Olandese Riformata.
Si presentarono sei persone la prima settimana, venti la seconda e quaranta la terza. Nel giro di sei mesi 10.000 persone si riunivano per pregare e nel giro di due anni un milione di convertiti vennero aggiunti alle chiese. 
Quando le notizie sul risveglio americano raggiunsero la Scozia, l’assemblea generale della Chiesa di Scozia si incontrò per ringraziare Dio per quello che stava accadendo oltre Oceano e per supplicare Dio di dare una simile manifestazione dello Spirito in Scozia. Fissarono la seconda domenica di luglio 1860 come speciale giorno di preghiera per un risveglio.
Le notizie risvegliarono i credenti e solo tra quelli della chiesa presbiteriana fu valutato che 40.549 membri si incontravano settimanalmente per tenere incontri di preghiera, pregando per un risveglio.
A parte questi 1.205 incontri di preghiera, 129 nuovi incontri di preghiera interdenominazionali furono iniziati con 16.362 persone presenti in media ogni settimana.
Ciò che aumentò ulteriormente il loro peso per la preghiera fu la notizia che Dio stava visitando Ulster nell’Irlanda del Nord e che oltre Oceano altre terre stavano sperimentando un risveglio. I giornali portavano notizie di quello che stava accadendo a livello mondiale. Folle che raggiungevano le 20.000 persone si riunivano per sentire oratori che parlavano di risveglio. Iniziò ad emergere una tale fame che il risveglio era l’argomento sulla bocca di tutti.
Dalle terre tutt’intorno arrivavano notizie delle benedizioni che venivano ricevute.
La chiesa di Bridegate affermò: “Le folli erano così grandi che non potevamo usare la chiesa visto che più di 7.000 ascoltatori cercavano di entrare per poter ascoltare la Parola di Dio. Alla fine di ogni riunione veniva fatto un invito a coloro che volevano prendersi un impegno per andare in chiesa e chiedere un aiuto spirituale. Nel giro di 10 minuti la chiesa era generalmente piena e circa 1.100 persone cercavano quell’aiuto. La sera, poi, alle 10 circa, l’incontro seguente terminava con lo stesso invito e circa 500 persone rimanevano lì fino alle prime ore del mattino cercando salvezza per le proprie anime” (J. Edwin Orr, Il secondo risveglio evangelico in Gran Bretagna).

Da Dumfries giunse la stessa storia; fino a 500 persone si convertivano a Cristo ogni giorno.
Nelle Isole di Orkney e di Shetland non c’erano grandi predicatori, organizzazioni o pubblicità sensazionali o manipolazione di folle, ma lo Spirito di Dio stava raccogliendo la Sua messe.
Quasi ogni chiesetta della zona sentì l’influenza dello Spirito Santo.
Uno degli ufficiali più importanti dell’esercito scozzese disse: “Coloro che tra voi sono a proprio agio hanno un concetto molto limitato di quanto possa essere terrificante quando lo Spirito Santo si compiace di aprire gli occhi di una persona per farle vedere lo stato reale del suo cuore. Uomini di cui si pensava, e che pensavano essi stessi essere bravi religiosi sono stati portati a capire il fondamento sul quale essi riposavano: la loro propria bontà e non Cristo. Molti si sono rivolti da vite di peccato a vite di santità, alcuni hanno pianto di gioia perché i loro peccati erano stati perdonati” (Il secondo risveglio evangelico in Gran Bretagna).
Cinque anni dopo l’inizio del risveglio, il giornale presbiteriano affermò:
1. Il risveglio è continuato in tutti questi anni ed ha prodotto una miglior condizione della religione su questo territorio.
2. Tutte le classi sono giunte sotto la sua influenza e solo nello stadio iniziale essa è stata accompagnata da eccessiva esaltazione.
3. L’azione era sia laica che clericale ed i metodi comprendevano preghiera unitaria, predicazione e spiegazione della Parola.
4. Il risveglio è risultato in una sfida ai credenti, nell’aumento di religione nelle famiglie, nella diminuzione di casi di disciplina nella nostra congregazione dal 1839. 
Molti testimoniarono che non erano coscienti di quello che sarebbe potuto accadere quando pregavano per un risveglio, ma i loro cuori erano così assetati di un soffio dal cielo che erano disposti a pagare qualsiasi prezzo.
Sarebbe positivo sfidare i nostri propri cuori.
D. L. Moody udì un predicatore dire: “Si deve ancora vedere chiaramente ciò che Dio può fare con una persona che è pienamente consacrata a Lui”. Egli pensò per un momento e poi formulò la propria preghiera di consacrazione: “Signore, io sarò quella persona”.
Non c’è da stupirsi del fatto che un milione di persone si convertirono durante il suo ministerio!
Quanti di noi sono disposti a pagare il prezzo del risveglio? 

                   
       


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