020 LA POSSIBILITA’ DI UN RISVEGLIO



LA POSSIBILITA’ DI UN RISVEGLIO
Charles Haddon Spurgeon, che morì 12 anni prima del risveglio gallese, disse: “Fra pochi anni, non so come, lo Spirito santo sarà mandato in un modo diverso da ora... Il mio cuore esulta ed i miei occhi si illuminano al solo pensiero... Ci sarà una quantità tanto grande di santità, un fervore tanto straordinario nella preghiera, una comunione con Dio tanto reale, una religione così vitale ed una tale diffusione della dottrina della croce che ciascuno vedrà che veramente lo Spirito viene sparso come acqua e le acque scendono dall’alto” (R. B. Jones, Cieli squarciati).

Il risveglio del 1904 realizzò tutto ciò che aveva detto R. B. Jones, l’evangelista gallese che era stato ispirato durante questo tempo si chiese perché il fuoco, quando cadde, cadde sul Galles.  La risposta può essere trovata nella letteratura di quel tempo.

Il grande fuoco del Sud Africa del 1869, che iniziò a Knysna e si sparse ad ovest a Swellendam, a nord a Oudtshoorn e ad est a Porth Elizabeth aveva, una volta completato il suo percorso, distrutto 450 chilometri di cespugli indigeni e causato milioni di rands (moneta del Sud Africa) di danno.
Si era acceso a causa dell’esca naturale per il fuoco.
Il fuoco normalmente cade dove è più facile che venga appiccato e si diffonda.
Forse il Galles fu una delle terre maggiormente preparate perché il fuoco del risveglio fosse appiccato nel 1904.
Nonostante molti nel territorio fossero irreligiosi e l’ubriachezza fosse molto diffusa, la maggior parte delle persone era religiosa nel cuore e conosceva la dottrina della grazia. Conoscevano la Parola di Dio. Ogni casa aveva una Bibbia e i bambini erano cresciuti con l’abitudine di leggerla. Le scuole domenicali erano veri seminari teologici; l’istruzione dei bambini nella Bibbia e le cose di Dio raggiungevano livelli eccezionali. Non era inusuale trovare giovani adolescenti che si incontrassero per discutere problemi teologici. Le persone del territorio assorbivano i principi del Vangelo non solo dalla Bibbia ma anche dai loro inni. Non c’era niente di superficiale o frivolo riguardo ai vecchi inni gallesi. Li cantiamo ancora oggi, con rispetto alla loro grandiosità: Guidami, Oh Tu grande Javeh; Oh l’amore profondo, profondo di Gesù; Rendimi prigioniero, Signore; Oh Gesù Tu stai fuori dalla porta chiusa e molti altri.
Qui, quindi, c’era già del combustibile pronto per il fuoco nel momento in cui esso cadde.
Il Galles aveva, nelle generazioni passate, sperimentato risvegli spirituali quasi ad ogni decade. Si era già guadagnato il titolo, oltre ad essere chiamato terra della canzone, di terra dei risvegli. 
Seth Joshua
All’inizio del secolo, mentre i gallesi stavano lottando in Sud Africa, un evangelista chiamato Seth Joshua visitò i villaggi del Galles del Sud per tenere una serie di incontri.
 Sera dopo sera un giovane, incoraggiato dal preside della scuola superiore si trovò ad ascoltare il potente messaggio del Vangelo.
La santità e la chiarezza della predicazione di Seth Joshua fece colpo sui giovane Evan Roberts, ma la crociata iniziò e terminò con pochi risultati.
Joshua andò in un villaggio nei paraggi per un’ulteriore campagna.
Evan Roberts era ancora presente.
Joshua sentì una tale durezza nell’incontro che quasi disperato concluse con le parole, “Piegaci, piegaci, piegaci o Signore”.
Molti pensano che quella frase abbia dato alla luce il risveglio.
Evan Roberts, che divenne il leader conduttore del risveglio, la usava quasi ogni sera.
Maggie Evans si alzò in piedi con l’anima in agonia, gridando le parole di Joshua. In quei momento la forma silenziosa di Evan Roberts si accasciò vicino al pulpito. Giaceva sul pavimento, sudando abbondantemente. La gente pensava che fosse morto, ma dalle sue labbra uscivano in un sussurro le parole!: “Piegami, Spirito Santo... piegami Signore”.
Con la stessa velocità con cui tutto era iniziato egli saltò in piedi sicuro che Cristo era al controllo della sua vita. Una nuova vita veniva infusa negli incontri e per tutta la notte e per diversi giorni continuò come un’onda di benedizioni fluire per la valle.

Evan Roberts era un uomo nuovo.
Tornò alla sua scuola di grammatica, ma imparare sui libri ora era diventato difficile; aveva un peso per l’evangelizzazione.
Giorno e notte pregava senza fermarsi. Piangeva e sospirava per un risveglio spirituale nel suo amato Galles. Trascorreva ore in intercessione instancabile, mentre molti che non sapevano niente del travaglio spirituale lo prendevano in giro.
Non conosceva niente del risveglio o della storia del risveglio, ma sentiva che Dio stava per fare qualcosa di meraviglioso che avrebbe portato molti gallesi alla salvezza.
La potenza celeste sembrava avvolgerlo mentre pregava per un mondo perso.
Una voce sembrava dire: “Va a casa tua... e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatto” (Marco 5:19).
Senza parlare con nessuno, decise di andare al suo paese per dire ciò che Dio aveva fatto per lui.
Era la seconda settimana di novembre del 1904.
Roberts informò il suo preside, un cristiano fedele, della propria decisione.
Phillips suggerì che andasse per il fine settimana per vedere quello che Dio gli avrebbe detto.
Lo studente di 26 anni chiese agli anziani di poter parlare ai giovani del paese. Essi vennero in grande numero e per ore si sedettero incantati mentre lui condivideva con loro le proprie esperienze. Parlò della propria visione per un nuovo Galles e mentre parlava scesero lacrime ed iniziarono a succedere cose strane. Giovani ragazzi e ragazze che non erano mai stati conosciuti come persone che parlavano apertamente e testimoniavano senza paura. Altri si inginocchiarono in preghiera. Alcuni cantarono gli inni che avevano imparato crescendo.
Lacrime, singhiozzi, sospiri e canzoni di lode si mescolarono, e proseguirono fino a mezzanotte. Il giorno dopo il paese era in subbuglio.
Quando Evan Roberts arrivò per la riunione già organizzata la chiesa di Loughor era assediata di visitatori curiosi che sapevano a malapena cosa sarebbe accaduto.
La chiesa non venne chiusa né di giorno né di notte per diversi mesi.
Alcuni dei personaggi più noti del paese si convertirono avendo ascoltato le suppliche dei grandi predicatori di quella zona.
Ex-alcoolisti e prostitute testimoniarono apertamente della grazia di Dio, senza vergogna o paura.
La Parola si spargeva come fuoco.
I giornali presero la storia e stamparono testimonianze quotidiane di persone convertite. David Matthews dice: “Tutto sbocciò in una vita nuova. Gli ex-bestemmiatori erano i più eloquenti, sia nella preghiera che nella lode. Questi uomini sembravano voler recuperare il tempo perso. I bevitori dimenticarono la strada per andare nei pub. Ben presto l’intero Galles meridionale fu ravvivato dalla storia del Vangelo e le canzoni di lode furono sentite persino sottoterra nelle miniere” (Ho visto il risveglio Gallese).
Esattamente nel momento in cui il risveglio iniziò nel Galles del Sud, nella chiesa di Loughor, irruppe anche a 250 miglia più a nord in una località chiamata Rhos.
Da Loughor il fuoco si sparse nel Galles del Sud e si diffuse nel Galles Centrale in posti come Bala e Fiestinog. Teatri e sale da concerto chiusero e l’intero territorio divenne come il cielo in terra dal momento che 100.000 persone si convertirono e si unirono alle chiese nel giro di sei mesi. 
Il senso della presenza del Signore era ovunque. Non importava dove uno andasse, la sensazione della realtà e della vicinanza di Dio lo seguiva.
Questa presenza non era in nessun modo confinata agli incontri sul risveglio che si tenevano quotidianamente giorno e notte in ogni città, cittadina e paese della zona.
Veniva sentita in ogni casa, per le strade, nelle scuole e persino nei teatri.
Dovunque dei cristiani si riunivano le persone venivano salvate, senza che ci fosse presente un predicatore. Infatti veniva predicato molto poco: le persone cantavano, testimoniavano e pregavano.
Migliaia di persone venivano agli incontri con il preciso scopo di essere salvate e se nessuno rendeva loro chiara la via che porta alla salvezza essi gridavano fra una preghiera e l’altra: “Prega per me, sono un adultero!”
Altri sentivano qualcuno pregare per un marito perso e lo gridavano.
A volte cinque o sei uomini alla volta gridavano: “Sì, prega per me. Io sono quel marito perso”.
Si racconta la storia di una bambina di quattro o cinque anni in una classe della scuola materna che alzò la mano per attirare l’attenzione dell’insegnante.
Beh, bambina, cosa c’è? chiese l’insegnante”.
Per favore maestra, tu ami Gesù?”
Tutto qui.
Ma non finì lì. L’insegnante andò ad un incontro quella notte, fu salvata ed andò in India come missionaria.
Questo senso profondo della presenza di Dio era sentito persino tra i bambini.
Un insegnante sentì una conversazione tra due bambine.
Sai cos’è successo a Rhos?”
No, so solo che ora ogni giorno lì è domenica”.
Non sai davvero cos’è successo?”
No, dimmi”.
Beh, è semplice. Gesù è venuto a vivere a Rhos ora”.
Non sarebbe meraviglioso se Gesù venisse a vivere nel nostro paese proprio ora? 

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