026 CARATTERISTICHE DEL RISVEGLIO



CARATTERISTICHE DEL RISVEGLIO
In queste meditazioni noterete che è stato messo l’accento su certe caratteristiche del risveglio: la sovranità di Dio, l’infallibile Parola di Dio, la potenza dello Spirito Santo, la preghiera di cristiani fedeli, la necessità di una vita santa e l’esaltazione del Signore Gesù Cristo.
La prima volta che il risveglio viene menzionato nella Parola di Dio è in Genesi 4:26, dove leggiamo: “Allora si cominciò ad invocare il Nome del Signore”.
Non si trattava solo di un cercare per soddisfare l’inquietudine dei propri bisogni nel reame spirituale. La parola “chiamare” suggerisce un’abilità data da Dio di intercedere con Lui.
L’intercessione nella preghiera è sempre stata una delle maggiori caratteristiche del risveglio e non esiste quasi nessun risveglio dove lo spirito di preghiera non riposi sul popolo di Dio.

Charles Finney racconta di un incidente che ebbe luogo nel 19° secolo.
In una certa cittadina non c’era stata vera vita spirituale per molti anni. La chiesa era quasi estinta, i giovani erano tutti non convertiti e la degenerazione e la desolazione regnavano.
In una parte ritirata dalla cittadina viveva un vecchio fabbro ferraio che balbettava così tanto che faceva soffrire sentirlo parlare. Un venerdì, mentre stava lavorando solo nella sua bottega, la sua mente diventò stranamente cosciente dello stato della chiesa e della mancanza di pentimento nella città. L’agonia della sua anima diventò così grande che mise da parte il suo lavoro e trascorse tutto il pomeriggio nei boschi a pregare.
Le sue preghiere divennero così agonizzanti che, nel lottare e piangere davanti a Dio di avere pietà della chiesa e della città, sentì che stava per morire.
Improvvisamente una pace riempì il suo cuore ed egli sapeva che aveva trionfato con Dio. Dio lo aveva ascoltato.
Immediatamente andò a trovare il responsabile e lo supplicò di chiedere a tutti coloro che volevano convertirsi di venire ad un incontro che si sarebbe tenuto dopo la riunione di domenica per ricevere consulenza.
Il responsabile acconsentì anche se temeva che pochissime persone sarebbero state presenti.
Quando la sera arrivò, vennero molte più persone di quelle che potevano sedersi.
Tutti furono silenziosi per un po’ fino a quando un peccatore scoppiò in lacrime e chiese se qualcuno potesse pregare per lui. Un altro seguì e un altro ancora, fino a quando era impossibile ascoltare per il pianto delle anime angosciate.
Persone da ogni quartiere della città erano sotto un
profondo senso di convinzione di peccato. Ciò che era più impressionante era che ognuno aveva iniziato a sentire tale convinzione dal momento stesso in cui il vecchio fabbro ferraio aveva ricevuto il desiderio nella sua anima di pregare.
Un potente risveglio seguì fino a quando quasi tutta la città fu convertita. Così Dio usò un uomo dalla lingua balbettante per vincere con lui in preghiera.
Dio cerca uomini del genere che preghino la “preghiera di fede”, nello Spirito, come Giacomo ci ricorda (Giacomo 5:15).

Nello Stato di New York, un certo padre che era un
buon uomo, ma tiepido nella sua fede, ebbe una discussione con il predicatore sulla preghiera di fede. Sapeva come pregare con la propria mente e comprensione, ma non nel profondo reame spirituale per trionfare in preghiera, in altre parole, pregare fino a quando, per fede, sai che hai ricevuto la risposta.
Tutti i suoi figli erano cresciuti senza che nessuno fosse convertito.
Uno dei suoi figli si ammalò e sembrava che stesse per morire.
Il padre pregò, ma suo figlio peggiorò e sembrò sprofondare nel baratro senza speranza.
Il padre pregò fino a quando la sua angoscia fu indescrivibile.
Quando sembrava non essere rimasta nessuna speranza per suo figlio, iniziò a pregare in maniera diversa. Offrì suo figlio a Dio e poi pregò come se non potesse essergli negato, fino a che, alla lunga, ricevette la sicurezza che suo figlio non solo sarebbe vissuto, ma che si sarebbe anche convertito, e che non solo suo figlio ma l’intera famiglia avrebbe trovato Dio. Così disse alla famiglia che suo figlio non sarebbe morto.
Restarono sbalorditi.
Vi dico” disse “che non morirà, e che nessuno dei miei figli morirà mai nei suoi peccati”.
I figli di quell’uomo furono tutti convertiti e diventarono forti nella fede.

Un’altra storia raccontata da Charles Finney riguarda un uomo di fede che gli raccontò di un risveglio che ebbe luogo nella sua chiesa e nel suo paesino.
Iniziò tutto con una donna della chiesa zelante e fedele.
Divenne così ansiosa per le tante persone nella chiesa non erano convertite che promise a Dio di dedicare se stessa a pregare per loro.
Pregò e la sua angoscia aumentò.
Continuò a pregare fino a quando seppe per fede che Dio avrebbe operato in mezzo a loro.
Andò a trovare il suo responsabile e gli disse che credeva che Dio stesse per portare un risveglio nella chiesa. Lo supplicò di fissare un incontro per coloro che erano ansiosi per le proprie anime.
Il responsabile la mandò via perché non sentiva che ce ne fosse alcun bisogno.
La settimana seguente ella tornò con la stessa richiesta. Sapeva che le persone sarebbero venute, perché sentiva che Dio avrebbe versato il Suo Spirito su di loro.
Il responsabile ancora una volta la mandò via.
Infine gli disse: “Se non fissa un incontro del genere, morirò perché sicuramente sta per esserci un risveglio”.
La domenica seguente egli fissò un incontro e suggerì che coloro che volessero parlare con lui delle proprie anime si fermassero dopo l’incontro.
Ci fu presente un gruppo tale di persone che dovette fissare altri incontri.
Le persone iniziarono ad incontrarsi ogni sera e un meraviglioso risveglio scosse l’intera zona.
Qui, quindi, vediamo un’altra caratteristica oltre al segreto del risveglio: la fede basata sulla Parola di Dio, data dallo Spirito Santo, diretta al cuore di un servitore di Dio volenteroso; non fede presuntuosa che crede con la mente, ma fede spirituale che nasce dall’agonia della preghiera che trionfa. 
Duncan Campbell, che fu uno degli strumenti umani di Dio nel risveglio delle Ebridi in Scozia, racconta come l’opera di Dio sia iniziata a Barvas, prima con due donne che pregarono per 20 anni e poi con dei conduttori cristiani che pregarono quotidianamente fino a quando il risveglio arrivò nell’isola. Colpì Barvas e poi, come un fuoco che consuma ogni cosa nel suo percorso, si diffuse in tutte le chiese vicine.
Barvas
Carloway fu testimone di un risveglio della grazia.
Il responsabile della chiesa stava assistendo agli incontri in Barvas.
Dio stava operando potentemente ed un certo numero di uomini erano in grande angoscia nella propria anima.
Due di loro erano pifferai che dovevano suonare ad un concerto e ad un ballo notturno a Carloway.
Il pastore sentì una tale preoccupazione per coloro che erano al ballo che lasciò l’incontro a Banvas ed arrivò al salone del ballo circa alle 3 del mattino. Le danze erano ancora aperte.
Appena entrò nella sala le danze cessarono. Si buttò per terra e propose che tutti cantassero due versetti di un salmo Gaelico.
Non tutti erano d’accordo, ma iniziarono a suonare Salmo 139:7.
All’inizio solo alcuni parteciparono.
Dove potrei andarmene dal Tuo Spirito,
dove fuggirei dalla Tua presenza?
Se salgo in cielo Tu vi sei,
se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là”.
Ci fu un silenzio tanto solenne che subito iniziò a pregare e all’improvviso la potenza di Dio agì nell’intera compagnia.
Quasi immediatamente la musica del ballo fece posto alla musica del cielo, visto che il pianto dei pentiti riempì l’aria.
Tutta l’opposizione fu spezzata sotto la convinzione del peccato e l’angoscia dell’anima.
Uno dei primi ad essere salvati fu il maestro di cerimonia, il figlio di un maestro di scuola. Quella stessa notte, nella sua stessa casa il maestro di scuola fu profondamente convinto di peccato e fu salvato.
Ben presto anche sua moglie si inginocchiò in pentimento e fede riconoscendo la signoria di Cristo.
Nel villaggio vicino di Arnol, le persone erano completamente indifferenti. Tuttavia, alcuni dei credenti che si erano recentemente convertiti si dedicarono alla preghiera trionfante e supplicarono Dio per il loro villaggio.
Avevano pregato una notte sola quando, a circa mezzanotte, la presenza di Dio fu in mezzo a loro.
Alcuni dicono che era come per Mosè al pruno ardente o sul Monte Sinai.
Duncan Campbell
In tutta l’isola dovunque fosse sperimentata questa misteriosa presenza, si produceva ciò che Duncan Campbell chiamava una “coscienza di Dio che produce fiducia in Dio”.
Spesso gli ho chiesto di spiegarmelo.
La sua risposta è stata sempre la stessa: “Per me questo era risveglio: diventare così cosciente della presenza di Dio che, quando pregavamo sapevamo di essere ascoltati perché Dio era proprio lì in mezzo a noi. Quando testimoniavamo, sapevamo che stava accadendo qualcosa perché ci dava una fiducia tale che ci dava un santo coraggio, come il pastore che si buttò sul pavimento della sala da ballo. Ogni persona a cui parlavamo si convinceva e noi eravamo coscienti di parlare con le parole di Dio stesso”.
Ad Arnol, le persone pregavano con fede e dimostravano che non c’è niente che la preghiera non possa raggiungere eccetto quello che è al di fuori della volontà di Dio.
A mezzanotte, mentre pregavano e gioivano del fatto che Dio li aveva già ascoltati, ondate di convinzioni invasero il villaggio.
Le luci improvvisamente illuminarono ciascuna finestra della piccola chiesa.
Alcuni testimonieranno ancora oggi che la casa dove pregarono era scossa dalla presenza di Dio. Ben presto un pianto fu sentito dall’intero villaggio e le persone caddero letteralmente dal proprio letto per mettersi a posto con Dio.
Incontri di preghiera si tenevano a Barvas, Ness, Carolway e Arnol cinque sere a settimana. Le altre due sere erano dedicate alla predicazione ed alla testimonianza.
Un uomo parlò di un posto dove si beveva e dove tutti gli uomini si radunavano e disse che avevano dovuto chiuderlo perché ora tutti gli uomini andavano agli incontri di preghiera. E continuò: «Prima del risveglio raramente vedevamo più di quattro persone andare in Chiesa la domenica, ora ogni posto possibile è usato per tenere riunioni. Un giovane disse:”non sapevamo cosa significasse andare in Chiesa fino a che è arrivato il risveglio, ora l’incontro di preghiera è l’attrazione settimanale e l’adorazione di Dio nella Sua Casa il giorno del sabath è la nostra gioia più grande”» (Duncan Campell, Il risveglio di Lewis 1949-1953).
Potete immaginare ciò che intendeva dire il salmista quando pregò: “Non tornerai forse a darci la vita perché il Tuo popolo possa gioire in Te?” (Salmo 85:6)
Che Dio possa darci questo! 




 

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